A Chiasso, calciatore talentuoso è tentato dai guadagni più facili. Mal gliene incoglie.
Per il suo primo lungometraggio, Andreas Pfaeffli (autore di un buon medio metraggio su Mario Botta, SENZA LUCE) dispone di attori di valore come Giulio Brogi o Maddalena Crippa, e di un direttore della foto come Ryffel. Ma il film fa egualmente acqua a tutti i livelli: la sceneggiatura non progredisce, gli attori sono agghindati pedantemente, la direzione degli stessi è incostante, lo sfondo è sfruttato in modo elementare. Un semplicismo che non può non scolorare su quello del racconto.